Il progetto FOODPOWER,

 

nasce da una ricerca iniziata nel Dicembre 2007 osservando i cambiamenti della società contemporanea rispetto alla tematica del cibo.

Il cibo è oggi il nuovo protagonista della società contemporanea, ruolo d´eccellenza riservato un tempo alla moda.

La moda ha mantenuto nel tempo una posizione privilegiata all´interno dell´immaginario collettivo contemporaneo, perché si ricollega direttamente alla nostra fisicità e al nostro corpo, pur rimanendo al di fuori di esso ed agendo sulla sua superficie esteriore.

Il cibo va a toccare direttamente la più intima area della nostra fisicità e diviene visceralmente parte di noi ogni giorno.

 

Oggi la società sta vivendo una grande crisi esistenziale, generando disagi che comportano sofferenza, malessere e depressione a causa di una sbagliata impostazione dell'economia. In generale si registra una sorta di incapacità di vivere la propria esistenza con piacere e soddisfazioni, provocando aggressività e paura e un senso di generalizzata insicurezza collettiva.

Il cibo diviene un elemento strutturale che si insinua nelle trame di questo disagio, da una parte facendo riflettere sui limiti dell´economia quando viene a mancare e dall´altro andando a toccare le sfere del piacere e della soddisfazione, quando si trova in abbondanza.

 

FOODPOWER è un viaggio collettivo all´interno della privazione e dell´abbondanza del cibo, un viaggio all´interno di uno degli elementi strutturali del vivere quotidiano.

Nel cibo l´individuo cerca la consapevolezza della propria esistenza. Il cibo diviene la moda contemporanea capace di entrare nel nostro corpo.

 

In FOODPOWER il cibo si oggettivizza diventando un tabù, e in questo senso diviene opera d´arte. Come un sextoy, una volta bacchettato come un gioco osceno, diviene un oggetto di design, da esibire senza vergogna e tabù. Il cibo diviene la possibilità per riflettere sul proprio corpo, spesso mercificato come oggetto di profitto dalle multinazionali.

FOODPOWER si inserisce in una forma di arte chiamata artivismo, che pone in primo piano l´idea di creare attivismo attraverso i linguaggi dell´arte che usano la tecnologia o la filosofia della tecnologia.